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Ridurre i costi aziendali senza ledere l'azienda

Cosa significa esattamente ridurre i costi?

Perché questi costi anomali/occulti si sono generati?

In realtà crediamo che i nostri lettori confondano l’effetto con la causa e così fanno erroneamente riferimento all’immediata necessità di una riduzione dei costi pura e semplice. Il cosiddetto ABC.

L’Activity Based Costing, il classico metodo ABC che è finalizzato all’oggettiva riduzione dei costi ed all'aumento degli indici di produttività, è un metodo che poco tiene conto della riconfigurazione dei processi e quindi del modello organizzativo dell’azienda stessa.

L’ABC è un’attività che ovviamente non fa mai male, ma in questi casi specifici non è la soluzione del problema.

In altre parole, risolve temporaneamente l’effetto, ma non identifica ne risolve le cause.

L’ABC è solo la “ciliegina sulla torta” rispetto a quello che serve all’aziende in “difficoltà” in questo momento.

Infatti, correggere i costi metodicamente, anno dopo anno, non è la soluzione definitiva del problema.

La soluzione definitiva è capire perché questi costi si sono generati e se sono strategici al core business dell’azienda. Dopodiché, individuati gli anomali, questi devono essere risolti intervenendo sul modello organizzativo che li sta generando.

Dalle interviste fatte ai nostri lettori, il modello organizzativo utilizzato dalle aziende in difficoltà è ancora il modello “funzionale”, basato sulla classica struttura direzionale verticale a piramide.

Questa forma di organizzazione, molto utilizzata e che ha permesso a molte strutture di ottenere buoni risultati, ha cominciato a mostrare i suoi limiti in maniera evidente da circa 15 anni, ovvero da quando il mercato ha subito una radicale trasformazione in termini di dinamismo e competitività.

Tra i più evidenti, possiamo citare: la minore efficienza nelle interfacce funzionali (difficoltà di mantenere fede su tempistiche e costi), il dilatarsi dei tempi di esecuzione delle attività (tempi di attraversamento poco competitivi), i ritardi nel rispondere alle nuove esigenze del mercato (time to market troppo lungo o ritardi nel rendere operative nuove strategie), ecc.

Ecco alcuni esempi più concreti:

  1. La produzione non riesce a sopperire alla richiesta dei clienti. Dopo enormi investimenti in attrezzature produttive non si è ottenuto alcun beneficio. La produzione continua la sua strada svincolata dalle esigenze commerciali e i costi lievitano.
  2. I costi di produzione sono molto alti e non si riesce a capire il perché.
  3. Oltre ai costi del personale che sono ingenti, l’azienda non è più competitiva, sia nei tempi di consegna che sui costi industriali.
  4. L’azienda sta subendo un calo delle vendite, i prezzi sono fuori mercato. I costi commerciali e produttivi sono troppo alti.
  5. La concorrenza vende lo stesso prodotto al 20 percento in meno. L’azienda sta andando fuori mercato.

Crediamo che la maggioranza di chi ci ha scritto si ritrovi in questi semplici esempi.

Se è così, sappiate che non è solo abbattendo i costi tout court che si risolveranno i problemi della vostra azienda, ma anzi procrastinerete un’agonia che prima o poi dovrà essere affrontata.

Facendo le vostre scelte cercate non farvi influenzare negativamente dal “momento” di calo dei consumi e di stagnazione economica, perché vi possiamo assicurare che ci sono aziende in controtendenza che eccellono per incremento dei fatturati e marginalità.

Se vi state domandando come ciò sia possibile, la risposta è: “queste aziende si sviluppano riorganizzando con metodo i processi in tutti i settori dell’azienda, seguendo la filosofia del Business Process Reengineering”.

Il Business Process Reengineering prevede la rimodellazione dei processi critici e fondamentali di un’azienda, guidati dal “valore” per il cliente. In poche parola la qualità in termini di prodotto e/o servizio paga a tutti i livelli sia in termini di vendite che in termini di recupero della marginalità.

L’azienda deve quindi liberarsi dalle vecchie e viziate metodologie che sono state efficaci in passato fino alla “globalizzazione” dei mercati, ma che oggi dimostrano la loro totale inefficienza nell’affrontare la concorrenza Cinese, Indiana e delle aziende modernamente organizzate.

L’azienda deve eccellere nel suo core business, utilizzare i più moderni mezzi di approccio alle strategie, all’organizzazione, alle nuove tecnologie.

Forse l’azienda ha necessità di nuova linfa vitale, di nuovi “cervelli”, di nuovi strateghi, di nuovi amministratori delegati, di nuovi direttori generali, di nuovi direttori commerciali, di nuovi direttori di stabilimento, di nuovi direttori di produzione.

Rifletteteci bene … forse è troppo banale pensare di risolvere i vostri problemi con un mero e semplice taglio dei costi.

Il nostro consiglio è non pensate solo al contingente, ma pensate al futuro.